CERTIFICAZIONE VERDE COVID19 E VERIFICA VALIDITÀ DA PARTE DELL'OPERATORE ECONOMICO.

I PUNTI CHIAVE

È necessario produrre un’autodichiarazione per gli spostamenti?

non è necessario motivare gli spostamenti all’interno della zona bianca e, dalle ore 5 alle 24, quelli verso e all’interno della zona gialla. Nel caso ci si sposti dalle 24 alle 5 in zona gialla o, in qualsiasi orario, verso una zona arancione o rossa, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti. Sarà possibile attestare la legittimità dello spostamento anche mediante autodichiarazione, che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e alle polizie locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo il tesserino riasciato dal datore di lavoro.

È consentita la consumazione al banco nei bar?

È possibile consumare cibi e bevande al loro interno, senza limiti orari. La consumazione al banco è consentita dal 1° giugno, ma è necessario mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro tra i clienti (che passa a due metri se si passa in uno scenario di rischio).

C’è un limite alle persone che possono entrare nel bar?

Se non ci sono posti a sedere deve essere consentito l’ingresso a un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo che sia assicurato il distanziamento di un metro (due se c’è un quadro epidemiologico di rischio).

CENTRI COMMERCIALI
Nel fine settimana restano aperti i centri commerciali?

In zona bianca nel fine settimana sono aperti i centri commerciali (riaperti dal 22 maggio 2021 anche in zona gialla). Le riaperture hanno interessato gli esercizi commerciali all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali e altre strutture assimilabili.

CENTRI CULTURALI, SOCIALI E RICREATIVI
Sono aperti i centri sociali e culturali?

In zona bianca possano restare aperti centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Riaperture che invece in zona gialla scatteranno dal 1° luglio.
Viaggiare in tempo di Covid, tra green pass e regole nazionali

COPRIFUOCO
In zona bianca resta in vigore il coprifuoco?

No, il coprifuoco non è in vigore in fascia bianca, quindi si può liberamente circolare. In zona gialla invece il coprifuoco è fissato dalle 24 alle 5 del mattino. Dal 21 giugno poi scomparirà anche in zona gialla.
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DISCOTECHE
Posso andare in discoteca?

Sì, ma senza ballare. Si potrà ascoltare la musica, mangiare o bere, ma è vietato ballare.

DISTANZIAMENTO
Bisogna rispettare il distanziamento?

Sì, resta in vigore l’obbligo di distanziamento interpersonale. L’obiettivo è quello di evitare gli assembramenti. Resta l’uso obbligatorio della mascherina all’aperto quando non si può mantenere la distanza e al chiuso nei luoghi pubblici.

GIOCO
Sono aperte le sale giochi?

Sì, in zona bianca sono aperte sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò. Riaperture che invece in zona gialla avverranno il 1° luglio.

GREEN PASS
Quando è necessario utilizzare il green pass?

Il green pass in zona bianca serve per partecipare a feste e banchetti dopo matrimoni, comunioni, cresime. Per spostarsi fra regioni bianche e gialle non serve, mentre sarà indispensabile quando ci saranno regioni o province autonome arancioni o rosse (in questo momento in Italia non ci sono zone arancioni o rosse).

Chi può ottenere il green pass?

Ottiene la certificazione verde chi dimostra di essere stato vaccinato con due dosi di Pfizer, Moderna o Astrazeneca o con una dose di J&J o di essere guarito dal Covid-19 o di essersi sottoposto a tampone nelle 48 ore precedenti con esito negativo. In base alle ultime novità introdotte dal decreto legge 65 del 18 maggio 2021 la certificazione verde spetta anche alla somministrazione della prima dose di vaccino Pfizer, Moderna o Astrazeneca, ma è valida solo dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione e fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale.
Chi rilascia il green pass?

Per chi è stato vaccinato «la certificazione è rilasciata, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria o dall’esercente la professione sanitaria che effettua la vaccinazione». Per i guariti dal Covid la certificazione verde è rilasciata «in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19, oppure, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta». Il risultato negativo del tampone viene attestato dalla farmacia o dal laboratorio privato in cui si effettua il test molecolare o antigenico. Si ricorda che in molte regioni il certificato vaccinale si scarica con lo Spid.

MATRIMONI
Ci sono regole per i buffet dei matrimoni?

Gli invitati al banchetto nuziale dovranno avere il certificato verde, anche in zona bianca. Il buffet è consentito solo se a somministrarlo è il personale. Gli ospiti non possono servirsi da soli o toccare i cibi esposti. È possibile servirsi da soli solo al buffet ci sono monoporzioni. Resta l’obbligo del distanziamento di almeno un metro e di utilizzo della mascherina quando non si sta mangiando o bevendo. Il personale deve indossare sempre la mascherina. Non ci sono limitazioni sul numero di commensali al tavolo, ma deve essere sempre garantita la distanza di un metro.
Al buffet gli ospiti possono servirsi da soli?

Possono farlo solo se il buffet è realizzati con prodotti confezionati in monodose. Altrimenti deve essere il personale incaricato a servire gli ospiti.
È possibile avere la musica dal vivo?

Sì, ma se al rinfresco c’è la musica dal vivo, i gruppi dovranno essere ad almeno tre metri di distanza dal pubblico, se non ci sono barriere anti-droplet vicino al microfono. Gli intervenuti potranno ballare, ma solo all’esterno e ognuno dovrà avere almeno 1,2 metri quadrati a disposizione. Gli eventi in spazi interni sono possibili solo se ci si trova in area bianca: in questo caso è necessario che ogni ospite abbia 2 metri quadrati a disposizione. E deve essere potenziato il ricambio d’aria all’interno del locale.

MASCHERINA
In zona bianca c’è l’obbligo di indossare la mascherina?

Sì, anche in zona bianca resta, in alcuni casi, l’obbligo di usare la mascherina. Per esempio all’aperto quando non si può mantenere la distanza e quando si è al chiuso in luoghi diversi dalla propria casa.
Chi non ha mai l’obbligo di indossare la mascherina in zona bianca?

Non hanno l’obbligo di indossare le mascherine i bambini di età inferiore ai sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e chi gli operatori che assistono una persona esente dall’obbligo. Esentato anche chi, per esempio, deve comunicare nella lingua dei segni con una persona non udente. Non è obbligatorio indossare la mascherina, sia all’aperto che al chiuso, mentre si effettua l’attività sportiva, mentre si mangia o si beve, nei luoghi e negli orari in cui è consentito; quando si sta da soli o esclusivamente con i propri conviventi. Per quanto riguarda lo svolgimento dell’attività lavorativa e delle attività scolastiche, la mascherina è obbligatoria nelle situazioni previste dagli specifici protocolli di settore. Palazzo Chigi raccomanda l’uso delle mascherine anche all’interno delle abitazioni private, in presenza di persone non conviventi.
È obbligatorio usare uno specifico tipo di mascherina?

No. C’è l’obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli nelle situazioni previste. Palazzo Chigi ha spiegato che possono essere utilizzate anche mascherine “di comunità”, monouso, lavabili, eventualmente autoprodotte, purché siano in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate a coprire il volto, dal mento fino al di sopra del naso.

PARCHI DI DIVERTIMENTO
Sono aperti i parchi di divertimento?

Sì, in area bianca possono stare aperti parchi tematici e di divertimento. In zona gialla invece riapriranno il 15 giugno.

RISTORANTI
Ci sono limiti di orario per ristoranti, pizzerie, pasticcerie e altre attività di ristorazione?

In zona bianca ristoranti, pizzerie, pasticcerie e altre attività di ristorazione non hanno più limiti di orario.
Sono consentite asporto e consegna a domicilio?

La vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio sono consentite senza restrizioni. Si svolgono nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.

SCI
In zona bianca è possibile andare a sciare?

Sì, gli impianti dei comprensori sciistici hanno riaperto dal 22 maggio 2021, anche in zona gialla, nel rispetto linee guida adottate.

SPIAGGE
Quali sono le regole da rispettare in spiaggia?

Dal distanziamento allo steward di spiaggia, dall’igienizzazione di cabina e lettini all’ampliamento delle zone d’ombra, fino ai 10 mq per ogni ombrellone, in spiaggia ci sono una serie di regole da rispettare. Ogni stabilimento deve definire il numero massimo di presenze contemporanee in relazione ai volumi di spazio, ai ricambi d’aria e alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita». Devono essere obbligatoriamente disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti e per il personale, posti anche in più punti dello stabilimento». È necessario mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni.
L’elenco di presenze nello stabilimento balneare deve essere conservato?

Sì, deve essere conservato per 14 giorni.

SPOSTAMENTI
Ci sono limiti agli spostamenti in zona bianca?

In zona bianca ci si sposta liberamente verso altre aree in zona bianca senza limiti di orari o legati ai motivi dello spostamento. Nessun limite agli spostamenti verso tutto il territorio nazionale, se avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Ci si può spostare verso località della zona gialla, senza doverne giustificare il motivo, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti in zona gialla e di quelle relative agli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate. Chi è in possesso del green pass può spostarsi verso tutto il territorio nazionale, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti nella zona di destinazione. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
È possibile andare nelle seconde case?

La normativa prevede che sia sempre possibile fare rientro nella propria seconda casa, se situata in zona bianca o gialla. Dalle zone bianca e gialla si può fare rientro alla propria seconda casa situata in zona arancione o rossa, se si può dimostrare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima del 14 gennaio 2021. Se il titolo è stato acquistato successivamente, sarà possibile raggiungerla, nelle zone arancione o rossa, se si è in possesso del green pass. In ogni caso, l’immobile di destinazione deve essere disabitato e vi si possono spostare solo persone appartenenti allo stesso nucleo familiare convivente.
È consentito andare a trovare parenti o amici?

A chi si trova in zona bianca è consentito andare a far visita a parenti o amici, restando all’interno della stessa zona, senza limiti di orario o nel numero di persone che si spostano. Le visite ad amici o parenti sono inoltre consentite, dalle ore 5 alle 24, a un massimo di 4 persone, che possono portare con sé i figli minorenni (o altri minori di 18 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi verso tutte le località della zona gialla. Le visite ad amici o parenti nell’arco della stessa giornata in altre zone devono comunque concludersi facendo rientro ai propri residenza, domicilio o abitazione entro le ore 24. Restano valide, indipendentemente dalla località di destinazione, le norme di prevenzione del contagio relative all’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici e privati.
Posso andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti?

Sì, è una condizione di necessità e quindi non sono previsti limiti orari. Palazzo Chigi segnala che nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie, è necessario ricordare che sono le categorie più vulnerabili e vanno protette dai contatti il più possibile.
Chi è sottoposto alle misure della quarantena o dell’isolamento, si può spostare?

No, è previsto il “divieto assoluto” di uscire di casa per chi è sottoposto alla misura dell’isolamento, essendo risultato positivo al virus, o della quarantena precauzionale qualora sia stato identificato come contatto stretto di caso Covid-19. In tale ultimo caso è consentito uscire, utilizzando un mezzo privato, esclusivamente al fine di effettuare gli accertamenti diagnostici prescritti dal medico, evitando i contatti con altre persone e osservando scrupolosamente tutte le misure precauzionali, tra cui l’obbligo di indossare la mascherina.
Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha febbre superiore a 37,5?

Sì, chi ha sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) deve contattare il proprio medico curante e rimanere presso il proprio domicilio, evitando i contatti sociali e limitando al massimo anche quelli con i propri conviventi.

ZONA BIANCA
Come viene stabilito l’ingresso di una regione in zona bianca?

Entrano in zona bianca le regioni che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio basso, dove si manifesta una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti.

I gestori delle strutture ricettive sono obbligati a verificare il possesso del green pass per ogni cliente che intende soggiornare presso la struttura?

No. I gestori delle strutture ricettive non solo non sono obbligati a verificare il green pass di ogni cliente che soggiorna nella struttura, ma non sono legittimati a tale tipo di controllo. Per soggiornare nelle strutture ricettive le norme vigenti non richiedono il possesso del green pass.

I gestori delle strutture ricettive sono obbligati a verificare il possesso del green pass dei turisti stranieri che intendono soggiornare presso la struttura?


No. I gestori delle strutture ricettive non solo non sono obbligati a verificare il green pass dei turisti stranieri che intendono soggiornare nella struttura, ma non sono legittimati a tale tipo di controllo. Il controllo viene fatto dai vettori o dalle autorità preposte.

I gestori delle strutture ricettive localizzate in regioni rosse o arancioni sono obbligati a verificare il possesso del green pass dei clienti che vengono da altre regioni, o comunque della sussistenza degli altri motivi che consentono di muoversi tra regioni rosse o arancioni?


No. I gestori delle strutture ricettive non solo non sono obbligati a verificare il green pass dei clienti o la sussistenza dei motivi che consentono gli spostamenti, ma non sono legittimati a tale tipo di controllo. Il controllo viene fatto dalle autorità preposte.

I gestori delle strutture ricettive possono scegliere di consentire il soggiorno solo a clienti in possesso del green pass?

No. L’articolo 10 bis del decreto legge 22 aprile 2021 n. 52 stabilisce che le certificazioni verdi COVID-19, cosiddette “green pass”, possono essere utilizzate esclusivamente in alcuni specifici casi, tra i quali non rientra il soggiorno presso le strutture ricettive.

Il gestore di una struttura ricettiva che organizza una festa di matrimonio nelle proprie sale, deve verificare il possesso del green pass di ogni partecipante?

Si. L’articolo 13 del dpcm 17 giugno 2021 ricomprende tra i soggetti verificatori i titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi per l’accesso ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.

Si ricorda che l’articolo 9 del decreto legge 18 maggio 2021 n. 65 consente le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, nel rispetto degli specifici protocolli e linee guida, con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19.

Il gestore di una struttura ricettiva che organizza una festa di matrimonio nelle proprie sale, deve verificare il possesso del green pass di ogni partecipante?

Si. L’articolo 13 del dpcm 17 giugno 2021 ricomprende tra i soggetti verificatori i titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi per l’accesso ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.

Si ricorda che l’articolo 9 del decreto legge 18 maggio 2021 n. 65 consente le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, nel rispetto degli specifici protocolli e linee guida, con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19.

Il gestore di una struttura ricettiva che organizza una festa di matrimonio nelle proprie sale, può delegare un proprio dipendente o un terzo per la verifica del possesso del green pass dei partecipanti?

SSi. L’articolo 13 del dpcm 17 giugno 2021 consente ai titolari di strutture ricettive di delegare la verifica del green pass. I soggetti delegati devono essere incaricati con atto formale recante le necessarie istruzioni sull’esercizio dell’attività di verifica.

Il gestore di una struttura ricettiva che organizza una festa di matrimonio nelle proprie sale, può delegare un proprio dipendente o un terzo per la verifica del possesso del green pass dei partecipanti?

Si. L’articolo 13 del dpcm 17 giugno 2021 consente ai titolari di strutture ricettive di delegare la verifica del green pass. I soggetti delegati devono essere incaricati con atto formale recante le necessarie istruzioni sull’esercizio dell’attività di verifica.

Occorre registrare il nome e cognome dei partecipanti ad una festa o ad una cena che non soggiornano nella struttura ricettiva?

Si. Anche se si tratta di una cena, per la quale non è richiesto il possesso del green pass, nel caso di persone non alloggiate, le linee guida delle regioni prevedono che il gestore della struttura ricettiva mantenga l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni.

Quali sono le sanzioni per il gestore di una struttura ricettiva che non verifica il possesso del green pass dei partecipanti ad una festa nelle proprie sale?

In caso di violazione delle disposizioni relative alle feste (articolo 9 del decreto legge n. 65 del 2021), è applicabile la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000, nonché, per gli esercizi, la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

Come si effettua la verifica del possesso del green pass?

Occorre scaricare l’applicazione “VerificaC19”, su un dispositivo mobile. L’interessato mostrerà al verificatore il relativo QR Code (in formato digitale oppure cartaceo). L’ App VerificaC19 legge il QR Code, ne estrae le informazioni e procede con il controllo del sigillo elettronico qualificato. L’App mostra graficamente al verificatore l’effettiva validità della certificazione nonché il nome, il cognome e la data di nascita dell’intestatario della stessa. L’interessato, su richiesta del verificatore, esibisce un proprio documento di identità in corso di validità ai fini della verifica di corrispondenza dei dati anagrafici presenti nel documento con quelli visualizzati dall’App.

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